"Tutta la ricerca di Luigi Billi si concentra
in realta' su quelli che l'artista chiama 'oggetti di secondo ordine'.
Fotoromanzi cartoline, riviste pornografiche, biglietti dei Baci Perugina.
Tutto cio' che si caratterizza per un consumo valoce, in alcuni casi
furtivo, che poi viene rapidamente nascosto o gettato via".