• naturae

    NOTE DELL'AUTORE

  • Talvolta succede che i lavori crescano lentamente. Che la gestazione sia così lunga da non ricordarne più la scintilla iniziale, di aver perso di vista l’incipit.

    Come si perdono gli oggetti. Anche quelli grandi, che talvolta si nascondono nelle stratificazioni che compongono i luoghi abitati, ricompaiono trasformati secoli dopo o li rivedi in un’altra casa, di un vecchio amore e li riconosci subito o non sono più tuoi, perché il contesto li ha cambiati irriducibilmente

    A volte decidono di restare comunque, la loro vita lunghissima è legata alla tua e non c’è niente da fare. Cadono e si rialzano intatti, senza neanche un graffio che li abbia scalfiti. Si spalanca la finestra e per una folata di vento tutto precipita, ma non loro, che al ritorno ti accolgono con un sorriso : eccomi qua.

    Naturae racconta una storia di superstiti. Oggetti che hanno resistito alle insidie del tempo e alle intemperie dei viaggi e dei traslochi. Questa serie di lavori, in apparenza la più initimista perché fatta da oggetti che considero miei, ha composto da sola la propria trama ed io mi sono trovato a tesserla nel ruolo di testimone e di fotografo.

    Ma una spontanea inclinazione all’animismo mi ha portato a credere nell’esistenza di una storia degli oggetti e a perseguirne il tracciato. In particolare a ritenere vivo in loro un carattere che, se da una parte ne segna il destino, dall’altra gli permette di modificarsi a seconda dei luoghi in cui vivono e dei compagni di strada che incontrano.

    Così nascono i ritratti di questa serie, nell’intreccio degli abbinamenti, delle amicizie forzate , dei dialoghi impossibili, dei nonsense . Un gioco ai danni di quegli oggetti che mi sono cari e che mi permette nel suo dipanarsi, di prendere da loro una distanza psicologica che ritengo utile. Ma soprattutto un gioco nei confronti della scuola d’arte secolarizzata, che ha fatto delle nature morte un genere di cui, queste mie, desiderano essere contemporanea revisione.

    Questa serie ha avuto un’unica edizione nel 2004
    Ed è stata presentata nelle seguenti personali:
    Galleria La Vetrina di Elisabetta Giovagnoni, Roma, 2006
    Misia Arte di Anna Gambatesa e Angela Spinelli, Bari, 2004
    Galleria San Carlo di Giancarlo De Magistris, Milano, 2004
    Zwicker collective Usa di Guido Zwicker, New York, 2004