"Contro l’eterno presente delle merci, è come se frammenti del tempo riaffiorassero a reclamare un riscatto dal rischio del totale oblio. Questo prelievo non è però pacifico. E’ semmai l’esito di un sofferto ripensamento: poiché la stampa fotografica appare accartocciata, quasi salvata in extremis da un primo atto di cestinazione. Un operazione simbolica, che consente a Luigi Billi complessi esiti formali…che sollecitano a ripensare non solo i rapporti tra i linguaggi, bensì le categorie stesse del reale"