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Quando Luigi Billi è partito di qui, aveva ancora
qualcosa di umano.
Poi, per fortuna, gli è passato.
Le opere che manda da New York sembrano pensate nell'Olimpo.
"Mia amata, candida
sei una fanciulla senza seno
sei snella come una canna d'argento
ascoltami, dammi ascolto
e in te infonderò un'anima
e tu vivrai per sempre"
Cantava in altri tempi
(e altrove, sia pur nello stesso luogo)
Ezra Pound
sarà stata questa fanciulla a trasformarlo?
Da quaggiù con semplici parole, lo salutiamo.
Ombre. Beffarde, tragiche, graziose, struggenti
tenute insieme dal filo del mistero e di una ironia
desolata.
Hombres - uomini - persone prima che simboli
ma anche ombre, smascherate dalle gambe d'ombra
Non sono fantasmi
Sono i nostri fantasmi
Siamo noi.
Sono caratteri - sono uomini davanti alla loro
impossibile condizione.
Uomini moderni e arcaici, uomini di fumo e orgoglio-
come quelli veri.
PARLANO LE OMBRE
HOMBRE E COLTELLO
Non sono ma-gni-fi-co?
Magnificamente ridicolo nella certezza che il fallo e arma siano
tutt'uno, e che vadano tenuti entrambi spianati-
Faccio quasi paura-
Così proteso verso il delitto (di esistere), sarei capace
di ferire, stuprare, uccidere-
se non fosse per il mio corpo, che finisce
in ombra.
L'UOMO E LA ROSA
Uomo ombra con l'ombra di una rosa.
Qui l'hombre è concreto (quasi).
Non ha bisogno di svanire
già svanisce la rosa, miracolo dell'ombra
con il gambo invisibile, e pure un sospetto d'esistenza
C'è? non c'è?
Su ciò io rimarrò fisso per l'eternità.
Non solo perchè l'Autore lo ha voluto,
ma perchè non c'è
soluzione all'enigma della rosa
(Juan Ramon Jiménez ci ha pensato tutta la vita,
ed era un ombra, come me-
e su quel gambo come me senza riscatto fissamente
si interroga).
UOMO E PISTOLA
No non è una cosa seria.
Mi punto la pistola alla tempia- ma che mi uccida o no,
resterò sempre un ombra.
Troppo esile per la vita.
Prima, e dopo.
UN UOMO AI PIEDI DELLA SCALA
L'impossibile ascesa.
Verso il cielo, verso la carriera, verso un'identità che ci
renderà per sempre dei mostri? ( il codice fiscale lo attesta).
Salire?
Non salire?
o - elegantemente - svanire?
Ho una testa decisa.
Salirò, pur sapendo che sia io che la scala siamo
appoggiati sul nulla.
IL VIOLINISTA
Un uomo bellissimo, che non c'è,
suona un ineffabile musica
che non si sente.
L'OMBRA CHE GRIDA AL TELEFONO, CON PIGLIO MUSSOLINIANO E SOLIPSISTA
Al telefono, da un balcone, nelle orecchie di chi capita
(meglio se un'amante vittima) pur di gridare col braccio alzato -
la mia parte superiore é convinta di esserci davvero.
Di avere una fisionomia indimenticabile
(salvo dalla polvere).
Nevrosi dell'uomo comune-
credere che il delirio di potenza sia solo suo-
il segno di Dio-
invece del segno più forte del Disegnatore che però poi,
malignamente, lo assottiglia, sotto il ginocchio,
rivelandolo ombra.
L'UOMO CON LE FORBICI
Ora basta!
Irrimediabilmente prigioniero va bene
(cioè va male ma c'è in questo
un certo tornaconto poetico)-
pure sfottuto non lo sopporto!
Ora taglio la carta,
e i pollici di Luigi Billi e forse qualcos'altro.
Io sono il Gran Sartore dello Struwwelpeter,
l'ammonimento
per i bambini cattivi-
solo che ho letto Amleto, e ahimè, si vede.
Ho perduto ogni consistenza. Come farvi paura con un'ombra di forbici-
come potrete credere che sono pronto a tagliarvi,
oltre la testa e le palle -
la cosa oggi più sansonianamente importante -
la chioma?
L'UOMO BOTTIGLIA
Sto attaccato alla mia bottiglia -biberon e sesso-
e non mi importa del vostro giudizio, pur di
comporre una perfetta figura geometrica
di vecchio neonato
che non conosce la dieta né la vita né niente oltre la sua
estatica
bavosa
divina
PAURA.
HOMBRE E MANETTE
Non occorrono pesanti ceppi per la nostra schiavitù.
Guardate me.
Basta un filo sottilissimo, un filo fantasma.
OMBRA E BANDIERA
Solo un fantasma di fanciullo può seriamente giocare al
Ragazzo della via Pal.
Ora infine non si ride di me, non mi si affibbiano targhe
politiche - c'è chi affida la vita a una donna, al diavolo, al danaro -
potrò, almeno da ombra, correre dietro a una
bandiera?
le mie braccia sono esili come le vostre certezze.
Ho sedici anni. Per sempre.
OMBRA E LAMPADA
Sono il genio della lampada.
Una lampada che non dà luce e non fa miracoli.
Io la guarderò finché non si accenda-
e allora io - resusciterò? macchè!
sarò più che mai ombra
MA UN'OMBRA SPLENDENTE.
FALCE E MARTELLO
Me li darò entrambi sulla testa?
No.
Resterò così perchè chi mi guarda possa pensarlo.
Sembro correre un pericolo mortale -ma sono già così
disperato e nullo, che niente può farmi male.
Sono l'ombra di un secolo.
L'ombra di una delusione.
Pur bello nelle forme, sono l'unica creazione un po'
intellettuale fra queste realissime ombre.
VENTAGLIO E VOLO
(HOMBRE Y MARIPOSA -ah, é vero - si tratta di un ventaglio - MA E' LA STESSA COSA)
Essi - i miei vicini - son tutti rimasti con le loro
ossessioni pesanti e terrene.
Che vale essere un'ombra, se non si va leggeri
come ombre di farfalle - più sorprendenti, più vaghe, più iridate?
con l'ombra di un ricamato ventaglio?
Io sono un'ombra, io -
finalmente -
volo.
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