• hombres

  • Un ombra si muove minacciosa con un coltello in mano. Il corpo è arcuato in avanti in un gesto carico di sensualità, e l'arma assume la forma di un pene in erezione. La cristallizzazione dell'immagine non indebolisce la potenza erotica del gesto: eros invoca thanatos.
    Un'altra ombra è la proiezione di un uomo con la pistola puntata alla tempia. Nel momento del gesto disperato l'uomo appoggia la mano libera sulla fronte, come ad attutire il dolore o a consolare se stesso.
    Nessuna altra ombra sembra sola come quella di quest'uomo.
    A scorrere con attenzione queste immagini -evocative e sofferte, sottili ed estreme- si rimane turbati da una rappresentazione che nasconde una concezione dolorosa della vita sotto una apparenza sorridente e lieve. E' un approccio spirituale che nasconde un anelito : la caducità di ogni atto rivela il proprio limite nel momento stesso in cui viene espresso, e, nello specchio opaco che il nostro corpo proietta senza volerlo, ognuno porta con sè il retaggio di un dolore, di un sogno di una illusione.
    Un ombra immortala un uomo grasso che beve direttamente dalla bottiglia (un muratore che si rifocilla dal caldo in una giornata torrida?), un prigioniero mostra le manette che gli bloccano le mani con gesto solenne, mentre con atteggiamento opposto un giovane, probabilmente un gay, sventola un ventaglio.
    Nella immagine che raccoglie il senso della intera serie l'ombra tiene in mano una lampada e scruta il mistero davanti a sè. E' la più immobile di tutte, e sembra ricordare che era l'ombra di Peter Pan ad avere vita propria. Ma forse proprio per questo non cresceva mai.