• hombres

  • Hanno tutte le braccia alzate, le mani alte verso il cielo, linee snelle (solo una è rotondetta e ben le sta: beve sempre!). Sono giovani queste ombre e piene di vita: sono i nostri pensieri nascosti? I nostri desideri, pulsioni, segreti?
    Vorrei chiamarle per nome, inventare un carattere, scrivere per loro una storia che le avvolga tutte, che le unisca in un girotondo -perchè no?- erotico...
    La musica che l'ombra con il violino suona potrebbe essere il commento di questa mia sceneggiatura, di questo mio film: Schubert? Paganini o Morricone? Nyman?
    Storie di amori intrecciati, teneri e violenti: i fiori che il bel giovane porge in ginocchio contro il coltello così baldanzosamente (o scherzosamente?) sguainato; la scala al Paradiso e la felicità di una bandiera vittoriosa; il lume antico che aiuta a cercare l'Uomo Ideale e la disperazione di un suicidio pensato (ma forse il telefono la salverà all'ultimo istante, con l'invito ad un party selvaggio e frivolo).
    E il ventaglio prende il posto di un simbolo politico che tristemente si ripiega su se stesso e muore...
    L'ironia amara di Luigi Billi si distende e conquista qui ancora una volta.
    In queste Ombre vitali -non più demistificanti Baci appassionati o fumettistici amori travolgenti e colorati- la sua visione del nostro mondo si offre in controluce in un delizioso, poetico gioco per i fanciulli che sono in noi.