Dopo aver lavorato a tre differenti serie di immagini di repertorio, con per oggetto il corpo femminile(“Donne” 1993,1995,1998), mi è cresciuto spontaneo il desiderio di misurarmi con delle immagini del sesso a cui appartengo e protendo. Quasi intuendo che il lavoro precedente, se lasciato solo, rischiasse di rimanere sospeso in un compiaciuto manierismo al femminile.
Volendo mirarenon tanto al prototipo maschile quanto al maschile interiorizzato, ho presto compreso che non avrei potuto utilizzare delle immagini di repertorio,poiché intasate da descrizioni sociali e per questo rigide all’uso. Alla base di questa nuova serie non ci sarebbe stato, quindi, un lavoro di ricerca, ma un lavoro di costruzione delle immagini.
In un gioco di immaginazioni proiettive, prefiguravo uomini sfumati, annuvolati, celati dietro a qualche reticolato che li proteggesse dal primo piano, dal nitore. Cercavo una iconografia a proprio modo eroica, ma non motivata da un pregio.
Sentivo di provare -e di voler descrivere- un eroismo per difetto.
Da tutti questi elementi, è nata la serie “Hombres”, che già dal titolo, fa notare Paolo Balmas nel suo scritto, disvela un ambiguità linguistica tra il castigliano e l’italiano, tra l’Uomo e l’Ombra. Infine l’ombra di un uomo come se quello vero, fosse distante da quello esistente.
Il risultato infatti sono ombre di uomini con nelle mani, oggetti di cultura maschile. Armi per il corteggiamento, per la difesa, per l’aggressione. Strumenti utili alle arti e ai mestieri. Simboli ideologici e patriottici. Elementi di forza e di debolezza umana declinati al maschile.
Questa serie ha avuto una prima edizione completa nel 1998
Ed è stata presentata nelle seguenti personali:
New York University,New York, 1999
Temple Gallery at the Temple University, Roma, 1999
Ninni Esposito Arte contemporanea, Bari, 2000
La Corte arte contemporanea, Firenze, 2000
Centro culturale San Fedele, Milano, 2001
Grafica Campioli, Monterotondo, 2002
Nel Padiglione Italiano della Biennale d’arte contemporanea del Cairo, Il Cairo, 2001
Nelle seguenti collettive
Tad, Roma , collettiva romana, 2007
Galleria d’arte La Borgognona, Documenta Donna duemila, 2000